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1991

1991

Esce il film “Il muro di gomma” di Marco Risi con la sceneggiatura di Sandro Petraglia, Stefano Rulli e del giornalista del “Corriere della Sera” Andrea Purgatori. La pellicola susciterà polemiche al festival di Venezia, otterrà un anno dopo il Nastro d’Argento per il miglior soggetto e il Premio Cinema per la pace nel 1993.
Il giudice istruttore Rosario Priore, al quale sono affidati il procedimento penale per il disastro di Ustica e una parallela indagine sulla caduta di un Mig libico sui monti della Sila nel luglio del 1980, coordina una nuova fase delle operazioni di recupero che porta al ritrovamento della seconda scatola nera del DC-9: registra un volo totalmente regolare fino al momento del disastro.
Inizia l’ascolto delle registrazioni delle conversazioni intercorse tra i diversi siti dell’Aeronautica nella notte della tragedia: attraverso i colloqui – mai prima purtroppo ascoltati – non soltanto si ha la ricostruzione, momento per momento, della tragedia, ma anche la conferma che durante i dialoghi è stato più volte affermato che vi era nella zona “un intenso traffico americano”. In alcune occasioni qualche interlocutore chiede anche se nella zona sia confermata la presenza di una portaerei americana. Si scopre perfino che, nell’immediatezza dell’evento, l’ambasciatore Usa in Italia ha costituito un gruppo di indagine al quale hanno partecipato addetti dell’Ambasciata, il responsabile dell’Ufficio politico militare e il responsabile della CIA in Italia. Si tratta di un’iniziativa davvero inusuale!
“Le attuali perizie – può ben affermare Daria Bonfietti – stanno confermando che è evidente, nelle registrazioni radar di Ciampino, oltre alla presenza di un aereo che attua una manovra di attacco, già individuata molti anni fa dal tecnico statunitense John Macidull, quella di un altro velivolo sotto l’aereo civile. Viene così confermata la posizione dell’Associazione che ha sempre denunciato come sui cieli di Ustica ci sia stato un episodio di guerra. Ma diventa sempre più grave la responsabilità di chi questo episodio non ha saputo o voluto vedere”. Dagli interrogatori negli Stati Uniti il giudice Priore ha la conferma che l’Ambasciata di quel Paese, nella giornata successiva al disastro, ha istituito un gruppo di lavoro al quale hanno partecipato ufficiali dell’Aeronautica italiana, fornendo materiale che invece non è stato fornito alle commissioni italiane. Poi questi ufficiali non hanno informato le nostre autorità delle risultanze di tali indagini. Così si è lasciata diffondere la convinzione, cioè la “tragica ovvietà”, che l’aereo fosse caduto per un cedimento strutturale.

Conferenza stampa dell’Associazione in cui è illustrato l’impegno per evitare insabbiamenti e depistaggi nell’inchiesta sulla tragedia, impegno reso difficile per mancanza di fondi. Da sinistra, Daria Bonfietti, il giornalista Valerio Riva e Vittorio Cecchi Gori.

Daria Bonfietti al congresso della Camera del Lavoro di Bologna. Il rapporto con i sindacati dei lavoratori è sempre stato centrale nell’azione dell’Associazione e si deve ricordare che il segretario generale della CGIL Bruno Trentin e il segretario generale aggiunto della stessa confederazione Ottaviano Del Turco, insieme ai segretari confederali Raffaele Morese della CISL e Giancarlo Fontanelli della UIL, hanno lanciato un appello ai lavoratori per una raccolta di fondi a sostegno delle famiglie delle vittime.

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