Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo messaggio all’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, in occasione del 37° anniversario della tragedia, scrive: “Alla domanda di giustizia le Istituzioni hanno il dovere di dare risposta, percorrendo fino in fondo la strada della verità e facendo onore alla professionalità e alla dedizione di uomini dello Stato che sono riusciti ad aprire questo cammino superando ostacoli e difficoltà”.
Il presidente del Senato Pietro Grasso dichiara: “Le innegabili opacità di questi anni hanno finora impedito una ricostruzione complessiva degli eventi di quella notte. Non per questo possiamo abbandonare l’impegno perché sia fatta giustizia: dobbiamo anzi, proprio in questo triste giorno, ribadire la nostra volontà di non cedere alla rassegnazione.”
Laura Boldrini, presidente della Camera, si rivolge ai familiari: “Nel giorno in cui si rende omaggio alle ottantuno vittime della strage di Ustica, rinnovo a voi familiari e alla vostra Associazione la vicinanza della Camera dei Deputati e quella mia personale. Vi sono riconoscente per la straordinaria dimostrazione di tenacia che avete saputo dare per un tempo insopportabilmente lungo. È la tenacia che è stata richiesta, nella vita della nostra Repubblica, a tutti coloro che reclamavano verità sulle stragi”.
“Constatiamo dolorosamente – osserva però Daria Bonfietti – che le indagini della Magistratura languono per la mancata collaborazione internazionale. Non giungono risposte adeguate alle rogatorie, è quindi evidentemente insufficiente l’azione diplomatica che il Governo sarebbe tenuto comunque a fare; perché non dobbiamo mai dimenticare che ci troviamo davanti ad un fatto che intacca profondamente la dignità nazionale per la evidente violazione dei confini”. E denuncia la mancanza della “documentazione adeguata” e “come si stia rivelando estremamente deludente l’operazione di trasparenza che era stata promessa con la Direttiva Renzi, che obbligava le varie Amministrazioni dello Stato a rendere pubblica, senza vincoli, la documentazione riguardante le stragi di questo ultimo cinquantennio. L’allora presidente del Consiglio Renzi aveva chiesto un impegno attento e coerente, affinché la Direttiva fosse effettivamente rispettata, per mettere a disposizione ogni genere di documentazione in giacenza presso Ministeri e altre Istituzioni dello Stato. In particolare Bonfietti esprime un giudizio ampiamente negativo sull’applicazione della Direttiva per quanto riguarda Ustica: “Sono messi a disposizione documenti in gran parte già noti, manca quasi totalmente la documentazione coeva ai fatti. Emergono situazioni inaccettabili da ogni punto di vista: ad esempio la mancanza quasi assoluta di documentazione del Ministero dei trasporti, lo Stato maggiore della Marina non ha documentazione per gli anni ‘80-‘86, fino a scendere, in un panorama sempre più negativo, alla Prefettura di Bologna che non ha depositato nessuna documentazione”.