Un convegno, “1980. L’Anno di Ustica”, si svolge a Bologna per comprendere, dal punto di vista storico, quello che accadeva nell’area del Mediterraneo nell’anno in cui un DC-9 si inabissò nel mare di Ustica, trascinando verso la morte 81 persone.
“L’appello per l’impegno risolutivo a livello internazionale per il raggiungimento della verità definitiva sulla vicenda di Ustica è risuonato con decisione nelle manifestazioni per il 35° anniversario della strage” dichiara a Bologna Daria Bonfietti. Un appello ancora più esplicito è nel messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, letto in occasione dell’incontro ufficiale con il sindaco di Bologna Virginio Merola e che ha trovato concordi sia i rappresentanti delle Assemblee elettive dell’Emilia-Romagna e della Sicilia, sia i parlamentari delle Commissioni Giustizia, Difesa ed Esteri che hanno rappresentato a Bologna ufficialmente la Camera dei deputati. “È l’elemento di grande rilevanza di questo anniversario al quale voglio aggiungere la mia grande soddisfazione – prosegue Daria Bonfietti – un successo che ha ulteriormente contribuito alla grande e diffusa adesione di richiesta di verità e giustizia, simbolicamente rappresentata nel concerto di Battiato, in un emozionante abbraccio ideale tra Bologna e Palermo”.
A proposito della desecretazione degli archivi, Bonfietti dichiara: “Simbolicamente Renzi aveva mostrato che la trasparenza degli atti era un valore. Purtroppo l’applicazione non sta seguendo le aspettative. Pur capendo le difficoltà, non comprendiamo quali criteri siano stati usati, quali carte vengano buttate lì in maniera molto improvvisata, e spesso anche inutile. Non pensavamo certo di trovare la pistola fumante in quelle carte, ma ci pareva importante il messaggio di trasparenza da parte dello Stato. Un anno dopo, però, nulla di rilevante è accaduto”.
La presidente dell’Associazione continua: “Dal 1999 sappiamo che l’aereo è stato abbattuto all’interno di uno scenario di guerra, ci sono sentenze della Cassazione che riconoscono la responsabilità dei Ministeri della difesa e dei trasporti. E anche in sede civile alcuni familiari cominciano a ottenere le prime vittorie. È sempre più impossibile e inaccettabile che il mio Paese non abbia la forza di chiedere chi ha abbattuto quel DC-9. Mi offende come cittadina questa mancanza di dignità. Continueremo a chiedere con molta rabbia e determinazione al presidente del Consiglio, al presidente della Repubblica, al Governo e alle diplomazie, di attivarsi in maniera diversa, di imporre e di indurre comportamenti e risposte da parte di Paesi amici e alleati”.
Alla Camera si ratifica la Convenzione di Bruxelles del 2000 sull’assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell’Unione e si dà delega al Governo per la sua attuazione, oltre che per la riforma dell’estradizione. Questa ratifica è rilevante nell’ambito dell’inchiesta su Ustica: l’attuazione, a 14 anni dalla firma, è stata richiesta dall’Associazione quando Daria Bonfietti ha iniziato gli incontri con parlamentari europei e anche il presidente del Parlamento europeo Schultz aveva rivelato che non si poteva chiedere nessuna collaborazione europea in mancanza di una ratifica da parte italiana del trattato.
Daria Bonfietti incontra al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ribadisce la vicinanza, che era stata di tutti i suoi predecessori, con i parenti delle vittime e sottolinea la sua considerazione per l’impegno civile per la verità.
Non è mancato in questi anni l’impegno dell’Associazione per la storia: grazie al suo contributo e in collaborazione con l’Università di Bologna, sono state avviate ricerche. Il convegno “1980 – L’anno di Ustica” è la fase conclusiva della prima parte del percorso intrapreso, quello riguardante il contesto internazionale: si pone al centro dell’analisi una dimensione storico-politica che è rimasta in secondo piano e trascurata per molto tempo. Negli anni ‘80 non assistiamo al tradizionale scontro occidente-oriente, comunismo-anticomunismo, la contrapposizione, cioè, che ha caratterizzato il lungo periodo della guerra fredda; soprattutto nell’area mediterranea si accendono nuove tensioni, vengono alla ribalta nuovi paesi, a cominciare dalla Libia. E la Libia è protagonista per molti aspetti anche della vicenda di Ustica.